Dīgha Nikāya
Dasuttara Sutta
34. Decade espansa
Così ho sentito. Un tempo il Sublime soggiornava a Campa nei pressi dello stagno del loto di Gaggara, con una grande comunità di circa 500 monaci. Quindi il Ven. Sariputta si rivolse ai monaci: “Amici monaci.”
“Amico.”—risposero i monaci, poi il Ven. Sariputta così parlò:
“Vi insegnerò il Dhamma
in dieci parti diviso per raggiungere il Nibbana,
così da porre fine alla sofferenza,
e liberarsi da tutti i legami.
1) Una realtà che è molto utile
2) Una realtà da sviluppare
3) Una realtà da conoscere in dettaglio
4) Una realtà da abbandonare
5) Una realtà che non fa avanzare nella pratica
6) Una realtà che fa avanzare nella pratica
7) Una realtà difficile da penetrare
8) Una realtà da far sorgere
9) Una realtà da imparare in dettaglio
10) ed una realtà da realizzare.
Ora quale realtà è molto utile?1) L’energia negli stati salutari.
Quale realtà è da sviluppare?
2) La presenza mentale sul corpo, accompagnata da piacere.
Quale realtà è da conoscere in dettaglio?
3) Il contatto come realtà condizionata da influssi impuri e da attaccamento.
Quale realtà è da abbandonare?
4) L’idea di un Sé.
Quale realtà non fa avanzare nella pratica?
5) La falsa attenzione.
Quale realtà fa avanzare nella pratica?
6) La retta attenzione.
Quale realtà è difficile da penetrare?
7) La costante concentrazione mentale.
Quale realtà è da far sorgere?
8) La retta conoscenza.
Quale realtà è da imparare in dettaglio?
9) Tutti gli esseri vivono grazie al nutrimento
Quale realtà è da realizzare?
10) La retta liberazione della mente.
Due realtà sono molto utili, due realtà sono da sviluppare … come prima.
Quali sono le due realtà molto utili?
1) La presenza mentale e la chiara attenzione.
Quali sono le due realtà da sviluppare?
2) La calma e la visione profonda.
Quali sono le due realtà da conoscere in dettaglio?
3) Il corpo e la mente.
Quali sono le due realtà da abbandonare?
4) L’ignoranza e la brama d’esistenza.
Quali sono le due realtà che non fanno avanzare nella pratica?
5) La violenza e l’associarsi al male.
Quali sono le due realtà che fanno avanzare nella pratica?
6) La gentilezza e l’associarsi al bene.
Quali sono le due realtà difficili da penetrare?
7) Quella è la radice, la condizione che rende impuri gli esseri, e quella è la radice, la condizione che rende puri gli esseri.
Quali sono le due realtà da fa sorgere?
8) La conoscenza della distruzione degli influssi impuri e come non farli risorgere.
… da imparare?
9) I due elementi: il condizionato e il non condizionato.
… da realizzare?
10) La conoscenza e la liberazione.
Queste sono le venti realtà vere e reali, e non il contrario, perfettamente realizzate dal Tathagata.
Tre realtà sono molto utili; tre realtà sono da sviluppare … come prima.
Quali sono le tre realtà molto utili?
1) Frequentare i saggi, ascoltare il vero Dhamma, praticare il Dhamma nella sua completezza.
Quali sono le tre realtà da sviluppare?
2) I tre tipi di concentrazione.
… da conoscere in dettaglio?
3) Le tre sensazioni.
… da abbandonare?
4) I tre tipi di brama.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) Le tre radici non salutari.
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le tre radici salutari.
… difficili da penetrare?
7) I tre elementi per raggiungere la liberazione: a) la liberazione dalla sensualità, b) la liberazione dalle forme materiali, c) ciò che è, immateriale, venuto ad essere, composto, sorto grazie a delle condizioni—la liberazione da ciò che è cessazione.
… da far sorgere?
8) Le tre conoscenze del passato, del presente e del futuro.
… da imparare in dettaglio?
9) I tre elementi: l’elemento del desiderio sensuale, l’elemento della forma, l’elemento del senza forma.
… da realizzare?
10) Le tre conoscenze: delle esistenze anteriori, del trapasso e della rinascita degli esseri, della distruzione degli influssi impuri.
Quattro realtà sono molto utili, quattro realtà sono da sviluppare, … come prima.
Quali sono le quattro realtà molto utili?
1) Le quattro “ruote”
a) Una buona dimora;
b) Frequentare le persone sagge;
c) Un perfetto sviluppo della propria personalità;
d) Atti meritori in passato.
Quali sono le quattro realtà da sviluppare?
2) I quattro fondamenti della presenza mentale: “Un monaco dimora contemplando il corpo sul corpo … le sensazioni sulle sensazioni … la mente sulla mente … gli oggetti mentali sugli oggetti mentali …
… da conoscere in dettaglio?
3) I quattro nutrimenti: la materia, grossolana e sottile; il contatto; la volizione mentale; la coscienza.
… da abbandonare?
4) I quattro flussi:
a) desiderio sensuale;
b) divenire;
c) false visioni;
d) ignoranza.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) I quattro gioghi:
a) desiderio sensuale;
b) divenire;
c) false visioni;
d) ignoranza.
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le quattro emancipazioni da:
a) la sensualità;
b) il divenire;
c) le visioni;
d) l’ignoranza.
… difficili da penetrare?
7) Le quattro concentrazioni:
a) che conduce al regresso;
b) che conduce alla stasi;
c) che conduce alla discriminazione;
d) che conduce alla penetrazione.
… da far sorgere?
8) Le quattro conoscenze: la conoscenza del Dhamma, ciò che ad esso è conforme, la conoscenza della mente altrui, la conoscenza convenzionale.
… da imparare in dettaglio?
9) Le quattro nobili verità: la conoscenza della sofferenza, la sua origine, la sua cessazione, il sentiero.
… da realizzare?
10) I quattro frutti della vita ascetica: il frutto dell’entrata nella corrente, del ritornare una volta, del non ritorno, dello stato di Arahant.
Cinque realtà sono molto utili, cinque realtà sono da sviluppare … come prima.
Quali sono le cinque realtà molto utili?
1) I cinque fattori dello sforzo: “Qui, un monaco:
a) possiede la fede verso il Tathagata: “Così, in verità, è il Beato, perfettamente e pienamente svegliato, provvisto della conoscenza e della virtù, il ben andato, conoscitore di mondi, incomparabile guida degli uomini che hanno bisogno di essere istruiti, maestro di dèi ed uomini, illuminato e beato.”;
b) è in buona salute, soffre di lievi e leggeri malanni, gode di una buona digestione e di una perfetta temperatura corporea;
c) non è né mendace né meschino, è sempre sincero con il suo maestro e saggio con i compagni della vita santa;
d) mantiene la sua energia costantemente risoluta ad abbandonare gli stati non salutari e per far sorgere quelli salutari.
Quali sono le cinque realtà da sviluppare?
2) La quintuplice retta concentrazione:
a) applicazione iniziale;
b) applicazione continuativa;
c) gioia;
d) felicità;
e) unificazione.
… da conoscere in dettaglio?
3) I cinque aggregati dell’attaccamento:
a) corpo o forma materiale;
b) sensazione;
c) percezione;
d) formazioni mentali;
e) coscienza.
… da abbandonare?
4) I cinque ostacoli:
a) desiderio sensuale;
b) avversione;
c) pigrizia e torpore;
d) ansia ed agitazione;
e) dubbio.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) I cinque impedimenti mentali: “Qui un monaco è colmo di dubbi e perplessità:
a) Sul maestro, insoddisfatto e con la mente non concentrata. In questo modo la mente non è orientata verso l’ardore, la dedizione, l’energia e lo sforzo;
b) Sul Dhamma, insoddisfatto e con la mente non concentrata. In questo modo la mente non è orientata verso l’ardore, la dedizione, l’energia e lo sforzo;
c) Sul Sangha, insoddisfatto e con la mente non concentrata. In questo modo la mente non è orientata verso l’ardore, la dedizione, l’energia e lo sforzo;
d) Sulla pratica, insoddisfatto e con la mente non concentrata. In questo modo la mente non è orientata verso l’ardore, la dedizione, l’energia e lo sforzo;
e) E’ in collera con i suoi compagni nella vita santa, prova risentimento ed avversione verso di loro. In questo modo la mente non è orientata verso l’ardore, la dedizione, l’energia e lo sforzo.
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le cinque facoltà:
a) fede o fiducia;
b) energia;
c) presenza mentale;
d) concentrazione;
e) saggezza.
… difficile da penetrare?
7) I cinque elementi che fanno ottenere la liberazione:
a) “Quando un monaco ha esaminato il desiderio sensuale, la sua mente non cerca in loro gratificazione, concentrazione o liberazione, ma quando esamina la rinuncia trova in essa gratificazione, concentrazione e liberazione. E la sua mente è ben salda, ben sviluppata, ben coltivata, libera da tutti i veleni, i tormenti e le febbri che sorgono dal desiderio sensuale.
Questo stato è chiamato: la liberazione dai desideri dei sensi. E lo stesso è applicato:
b) alla cattiva volontà;
c) alla crudeltà;
d) alle forme;
e) alla personalità.
… da far sorgere?
8) La quintuplice conoscenza della retta concentrazione: la quale sorge quando:
a) questa concentrazione procura una gioia perenne;
b) questa concentrazione è Ariya e libera da mondanità;
c) questa concentrazione non è praticata dall’indegno;
d) questa concentrazione è calma e perfetta, ha raggiunto la tranquillità, l’unificazione, non è incitata, non può essere impedita o ostacolata;
e) questa concentrazione si raggiunge con presenza mentale e sorge mediante essa.
… da imparare in dettaglio?
9) Le cinque basi della liberazione: In questo caso
a) un maestro o un esperto insegna il Dhamma ad un monaco. Appena costui riceve l’insegnamento, lo comprende pienamente. Così la gioia sorge in lui, e da questa gioia, il piacere; e con questo piacere i suoi sensi si calmano, egli prova felicità e con questa felicità la sua mente si stabilizza;
b) costui non ha ascoltato in questo modo, ma durante l’insegnamento del Dhamma agli altri lo ha imparato dal cuore e così lo ha ascoltato, oppure
c) così recita il Dhamma … oppure
d) … quando applica la sua mente al dhamma, pensa, riflette e concentra la sua attenzione su di esso; oppure
e) quando ha ottenuto il segno equivalente della concentrazione, ha ben concentrato la sua mente ed ha ben penetrato con saggezza. Così la gioia sorge in lui, e da questa gioia, il piacere; e con questo piacere i suoi sensi si calmano, egli prova felicità e con questa felicità la sua mente si stabilizza.
… da realizzare?
10) I cinque aspetti del Dhamma… come prima più la conoscenza e la visione della liberazione.
Queste sono le cinquanta realtà vere e reali, e non il contrario, perfettamente realizzate dal Tathagata.
Sei realtà sono molto utili, sei realtà sono da sviluppare …
Quali sono le sei realtà molto utili?
1) Sei realtà da ricordare: i monaci devono mostrare amorevole gentilezza ai loro seguaci sia in pubblico sia in privato mediante azioni fisiche, verbali e mentali … dividere con i loro discepoli ciò che ricevono come giusto dono, compreso il cibo elemosinato, … mantenere intatta ed inalterata la retta condotta, che conduce alla liberazione, lodata dal saggio, che aiuta la retta concentrazione, davanti ai loro seguaci sia in pubblico sia in privato … continuare in quella nobile visione che conduce alla liberazione, alla completa distruzione della sofferenza, mantenendo la retta attenzione con i loro seguaci sia in pubblico sia in privato, rispettando le offerte e il cibo ricevuto, dividendo il tutto con gli altri monaci; assieme agli altri discepoli si esercitano, pubblicamente e privatamente, nelle regole di condotta, perfette e complete, pure e senza macchia, liberanti, lodate dal saggio, non legate (ai desideri mondani), utili per la concentrazione mentale; assieme agli altri discepoli, preservare, pubblicamente e privatamente, la meditazione di visione profonda, nobile e liberatoria, che conduce alla completa distruzione della sofferenza.
Quali sono le sei realtà da sviluppare?
2) I sei soggetti della memoria: il Buddha, il Dhamma, il Sangha, la Moralità, la Rinuncia, i Deva.
… da imparare in dettaglio?
3) Le sei basi sensoriali interne:
a) l’occhio
b) l’orecchio
c) il naso
d) la lingua
e) il corpo
f) la mente
… da abbandonare?
4) I sei gruppi della brama, una per ogni base sensoriale.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) I sei tipi di irriverenza: “Qui, un monaco manca di rispetto al maestro, al Dhamma, al Sangha, alla pratica, all’ardore, all’ospitalità.”
… che fanno avanzare nella pratica?
6) I sei tipi di rispetto: “Qui, un monaco rispetta il maestro, il Dhamma, il Sangha, la pratica, l’ardore, l’ospitalità.”
… difficili da penetrare?
7) I sei fattori della liberazione:
a) In questo caso un monaco potrebbe dire: “Ho sviluppato la liberazione della mente mediante la gentilezza amorevole, aumentandola, rendendola un veicolo ed una solida base, avendo ben praticato il suo sviluppo. Ma ancora persiste in me la cattiva volontà.” A costui dovrebbe essere risposto: “No! Non dire così! Non denigrare il Beato, non è giusto diffamarlo perché egli non ha mai parlato in questo modo. Le tue parole sono false ed infondate! Se tu sviluppi la liberazione della mente mediante la gentilezza amorevole, la cattiva volontà verrà totalmente estirpata dalla tua mente. Questa liberazione mediante la gentilezza amorevole è la miglior cura per eliminare la cattiva volontà.”
b) Oppure potrebbe dire: “Ho sviluppato la liberazione della mente mediante la compassione, … Ma ancora persiste in me la crudeltà.” A costui dovrebbe essere risposto: “No! Non dire così! Non denigrare il Beato, … Se tu sviluppi la liberazione della mente mediante la compassione, la crudeltà verrà totalmente estirpata dalla tua mente. Questa liberazione mediante la compassione è la miglior cura per eliminare la crudeltà.”
c) Oppure potrebbe dire: “Ho sviluppato la liberazione della mente mediante l’’equanimità, … Ma ancora persiste in me l’avidità.” A costui dovrebbe essere risposto: “No! Non dire così! Non denigrare il Beato, … Se tu sviluppi la liberazione della mente mediante l’equanimità, l’avidità verrà totalmente estirpata dalla tua mente. Questa liberazione mediante l’equanimità è la miglior cura per eliminare l’avidità.”
d) Oppure potrebbe dire: “Ho sviluppato la liberazione della mente mediante la gioia altruistica, … Ma ancora persiste in me l’avversione.” A costui dovrebbe essere risposto: “No! Non dire così! Non denigrare il Beato, … Se tu sviluppi la liberazione della mente mediante la gioia altruistica, l’avversione verrà totalmente estirpata dalla tua mente. Questa liberazione mediante la gioia altruistica è la miglior cura per eliminare l’avversione.”
e) Oppure potrebbe dire: “Ho sviluppato la liberazione della mente senza impronta, … Ma ancora persiste in me la brama.” A costui dovrebbe essere risposto: “No! Non dire così! Non denigrare il Beato, … Se tu sviluppi la liberazione della mente senza impronta, la brama verrà totalmente estirpata dalla tua mente. Questa liberazione senza impronta è la miglior cura per eliminare la brama.”
f) Oppure potrebbe dire: “Ho eliminato i concetti ‘Io sono.’ e ‘Io sono questo.’, ma dubbi, incertezze e perplessità continuano a persistere in me.” A costui … Se tu sviluppi la liberazione della mente mediante la vacuità, i concetti ‘Io sono.’ e ‘Io sono questo.’ verranno totalmente estirpati. Questa liberazione mediante la vacuità è la miglior cura per i concetti ‘Io sono.’ e ‘Io sono questo.’”
… da far sorgere?
8) I sei stati fissi: nel vedere un oggetto con l’occhio, nell’ascoltare un suono con l’orecchio, nel sentire un odore con il naso, nel gustare un sapore con la lingua, nel toccare un oggetto tangibile con il corpo, o riconoscere un oggetto mentale con la mente non si prova nè piacere né dispiacere, ma si rimane distaccati, consapevoli e mentalmente presenti.
… da conoscere in dettaglio?
Sei cose insuperate: certe viste, cose sentite, guadagni, pratiche, forme del servizio, oggetti del ricordo.
… da realizzare?
10) In questo caso, un monaco applica e concentra la propria mente, e gode dei vari poteri sovrannaturali:
a) da uno diventa molti
b) con l’orecchio divino sente suoni umani e divini
c) conosce e legge le menti altrui
d) ricorda le passate esistenze
e) con l’occhio divino … vede il trapasso e la rinascita degli esseri
f) egli dimora, in questa vita, mediante la suprema conoscenza e realizzazione, nella pura liberazione della mente e nella liberazione mediante la saggezza.
Queste sono le sessanta realtà …
Sette realtà sono molto utili, …
Quali sono le sette realtà molto utili?
1) I sette tesori:
a) fede
b) moralità
c) rettitudine
d) altruismo
e) ascolto
f) generosità
g) saggezza
… da sviluppare?
2) I sette fattori del risveglio:
a) presenza mentale
b) investigazione della realtà
c) energia
d) estasi
e) tranquillità
f) concentrazione
g) equanimità
… da conoscere in dettaglio?
3) I sette stadi della coscienza: esseri
a) diversi nel corpo e nella percezione
b) diversi nel corpo, simili nella percezione
c) simili nel corpo, diversi nella percezione
d) simili nel corpo e nella percezione
e) chi ha raggiunto la dimensione dello spazio illimitato
f) … della coscienza illimitata
g) della vacuità
… da abbandonare?
4) Le sette latenti tendenze naturali: avidità sensuale, rancore, visioni, dubbio, presunzione, brama di esistere, ed ignoranza.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) Le sette false pratiche: In questo caso, un monaco
a) non ha fede
b) non ha moralità
c) non ha rettitudine
d) non è istruito
e) è indolente
f) non è mentalmente presente
g) non ha saggezza
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le sette rette pratiche: In questo caso, un monaco
a) ha fede
b) ha moralità
c) ha rettitudine
d) è istruito
e) è solerte
f) è mentalmente presente
g) ha saggezza
… difficili da penetrare?
7) Le sette qualità dell’uomo retto: In questo caso, un monaco conosce il Dhamma, i suoi significati, se stesso, la moderazione, il tempo opportuno, i gruppi di persone.
… da far sorgere?
8) Le sette percezioni: la percezione dell’impermanenza, del non sé, dell’impurità, del pericolo, del distacco, della rinuncia, della cessazione.
… da imparare in dettaglio?
9) I sette campi di merito: In questo caso, un monaco è profondamente desideroso
a) di intraprendere la pratica
b) di studiare il Dhamma
c) di abbandonare i desideri
d) di vivere in solitudine
e) di far sorgere l’energia
f) di sviluppare la presenza mentale e la conoscenza
g) di sviluppare la chiara visione
… da realizzare?
10) I sette poteri di un Arahant. In questo caso, un monaco, avendo distrutto tutti gli influssi impuri
a) l’impermanenza di tutte le cose composte è ben penetrata, come realmente è, tramite la chiara retta visione. Questo è uno dei poteri con cui egli è consapevole di aver distrutto tutti gli influssi impuri.
b) … i desideri sensuali sono ben penetrati e sono visti come una fossa piena di tizzoni ardenti …
c) … la sua mente è incline e propensa al distacco ed il distacco è il suo oggetto; provando gioia nella rinuncia, la sua mente è totalmente non ricettiva verso tutte le realtà impure …
d) … i quattro fondamenti della presenza mentale sono stati ben sviluppati …
e) … le cinque facoltà sono state ben sviluppate …
f) … i sette fattori del risveglio sono stati ben sviluppati …
g) … il Nobile Ottuplice Sentiero è stato ben sviluppato … Questo è uno dei poteri con cui egli è consapevole di aver distrutto tutti gli influssi impuri.
FINE DELLA PRIMA PARTE
Quali sono le otto realtà molto utili?
1) Le otto cause, le otto condizioni che conducono alla saggezza nella vita santa, che fanno ottenere ciò che non è stato ottenuto e migliorano, aumentano e sviluppano ciò che è stato raggiunto. In questo caso,
a) un discepolo segue attentamente il maestro o il suo tutore, saldo in virtù e in rettitudine, in amore e venerazione … Così ponendosi
b) di volta in volta chiede ed interroga il maestro: “Com’è quel dhamma, signore? Qual è il suo significato?” Così i suoi venerabili maestri hanno modo di rivelare ciò che è velato e chiarire tutti i punti oscuri, così lo aiutano a risolvere i suoi dilemmi.
c) quindi, dopo aver ascoltato da loro il Dhamma, egli raggiungerà l’abbandono del corpo e della mente.
d) inoltre, un monaco è virtuoso, egli vive la rinuncia secondo i dettami della disciplina, sforzandosi nel suo comportamento, vedendo il pericolo anche nelle violazioni più leggere e seguendo le regole della pratica. Inoltre
e) un monaco, dopo aver imparato, ricordato e memorizzato l’insegnamento ricevuto, e quelle realtà belle all’inizio, nel mezzo ed alla fine, dove si proclama la assoluta perfezione e purificazione della vita santa, egli ricorda e riflette su questo, e le penetra con retta visione. Inoltre
f) un monaco, dopo aver scosso l’energia, continua a dissipare gli stati non salutari, sforzandosi fortemente e risolutamente così da aumentare gli stati salutari.
g) un monaco costantemente è consapevole del sorgere e dello svanire dei cinque aggregati dell’attaccamento, pensando: “Tale è la materia, il suo sorgere ed il suo svanire, tale è la percezione, tali sono le formazioni mentali, tale è la coscienza, il suo sorgere ed il suo svanire.
… da sviluppare?
2) Il Nobile Ottuplice Sentiero
… da conoscere in dettaglio?
3) Le otto condizioni mondane: guadagno e perdita, onore e vergogna, lode e biasimo, felicità e dolore.
… da abbandonare?
4) Gli otto falsi fattori: falsa visione, falso pensiero, falsa azione, falsa parola, falso modo di vivere, falso sforzo, falsa presenza mentale, falsa concentrazione.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) Le otto motivazioni dell’indolenza: In questo caso, un monaco
a) ha un lavoro da compiere. E pensa: “Ho questo lavoro da compiere, ma sono molto stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare ciò che bisogna completare, per compiere ciò che bisogna compiere, per realizzare ciò che bisogna realizzare; oppure
b) ha compiuto un lavoro. E pensa: “Ho compiuto questo lavoro, ora sono stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
c) deve fare un viaggio, e pensa: “Devo fare questo viaggio, ma sono stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
d) ha fatto un viaggio, e pensa: “Ho fatto questo viaggio, ed ora sono molto stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
e) va a questuare in un villaggio o in una città. Non raccoglie abbastanza cibo. E pensa: “Ho fatto la questua, il mio corpo è stanco ed affaticato. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
f) Va a questuare e raccoglie abbastanza cibo, e pensa: “Sono andato a fare la questua, il mio corpo è pesante ed affaticato come una donna incinta. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
g) ha eseguito dei leggeri lavori, e pensa: “Sarà meglio andare a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
h) guarito da un leggero malanno, pensa: “Il mio corpo è debole e stanco, devo ancora riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le otto motivazioni per coltivare lo sforzo. In questo caso, un monaco
a) ha un lavoro da compiere, e pensa: “Devo compiere questo lavoro, nel farlo seguirò gli insegnamenti dei Buddha. Così scuoterò la dovuta energia per completare ciò che bisogna completare, per compiere ciò che bisogna compiere, per realizzare ciò che bisogna realizzare. Oppure,
b) ha compiuto un lavoro, e pensa: “Ho fatto questo lavoro, ma poiché non ho messo in pratica sufficientemente gli insegnamenti dei Buddha, approfitterò per scuotere la dovuta energia per completare ciò che bisogna completare, per compiere …
c) deve fare un viaggio, e pensa: “Devo fare questo viaggio, ma poiché non ho messo in pratica sufficientemente gli insegnamenti dei Buddha, approfitterò per scuotere la dovuta energia …
d) ha fatto un viaggio, e pensa: “Ho fatto questo viaggio, ma poiché non ho messo in pratica sufficientemente gli insegnamenti dei Buddha, approfitterò per scuotere la dovuta energia …
e) va a questuare, e raccoglie poco cibo, così pensa: “Il mio corpo è leggero e sano, approfitterò per scuotere la dovuta energia …
f) va a questuare e raccoglie abbastanza cibo, così pensa: “Il mio corpo è sano e robusto, approfitterò per scuotere la dovuta energia …
g) ha eseguito dei leggeri lavori, pensa: “Approfitto per scuotere la dovuta energia …”
h) guarito da un leggero malanno, pensa: “Potrei ammalarmi seriamente in futuro, perciò sarà approfittare per scuotere la dovuta energia …
… difficili da penetrare?
7) Le otto occasioni non opportune nel vivere la vita santa. In questo caso un monaco
a) ha un lavoro da compiere. E pensa: “Ho questo lavoro da compiere, ma sono molto stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare ciò che bisogna completare, per compiere ciò che bisogna compiere, per realizzare ciò che bisogna realizzare; oppure
b) ha compiuto un lavoro. E pensa: “Ho compiuto questo lavoro, ora sono stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
c) deve fare un viaggio, e pensa: “Devo fare questo viaggio, ma sono stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
d) ha fatto un viaggio, e pensa: “Ho fatto questo viaggio, ed ora sono molto stanco. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
e) va a questuare in un villaggio o in una città. Non raccoglie abbastanza cibo. E pensa: “Ho fatto la questua, il mio corpo è stanco ed affaticato. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
f) Va a questuare e raccoglie abbastanza cibo, e pensa: “Sono andato a fare la questua, il mio corpo è pesante ed affaticato come una donna incinta. Andrò a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
g) ha eseguito dei leggeri lavori, e pensa: “Sarà meglio andare a riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
h) guarito da un leggero malanno, pensa: “Il mio corpo è debole e stanco, devo ancora riposare.” Così va a riposarsi e non scuote la dovuta energia per completare …
… da far sorgere?
8) Le otto riflessioni di un grande uomo: “Questo Dhamma è
a) per pochi interessati, non per molti non interessati
b) per chi aspira alla felicità, non per chi aspira alla sofferenza
c) per la vita ascetica, non per chi ama la vita mondana
d) per chi è determinato, non per chi è pigro
e) per chi possiede una salda presenza mentale, non per chi non la possiede
f) per chi possiede una mente concentrata, non per chi possiede una mente distratta
g) per il saggio, non per lo stolto
h) per chi si diletta nella non proliferazione, non per chi si diletta nella proliferazione
… da imparare in dettaglio?
9) Gli otto stadi della conoscenza profonda
a) percependo le forme internamente, si vedono le forme esterne limitate sia belle sia brutte
b) percependo le forme internamente, si vedono le forme esterne illimitate, sia belle sia brutte
c) non percependo le forme internamente, si vedono le forme esterne limitate sia belle sia brutte
d) non percependo le forme internamente, si vedono le forme esterne illimitate, …;
e) non percependo le forme internamente che sono:
i. blu
ii. gialle
iii. rosse
iv. bianche
… da realizzare?
10) Le otto liberazioni:
a) possedendo la forma si vedono le forme
b) non percependo in sé le forme materiali, le si vedono all’esterno
c) pensando: “E’ bella.”, si viene da essa assorbiti
d) la dimensione dello spazio illimitato
e) la dimensione della coscienza illimitata
f) la dimensione della vacuità
g) la dimensione della ‘né-percezione-né-non-percezione’
h) la cessazione della sensazione e della percezione
Nove realtà sono molto utili, …
Quali sono le nove realtà molto utili?
1) Le nove condizione radicate nella retta attenzione
a) sorge in lui la gioia e
b) da questa gioia, sorge l’estasi
c) da quest’estasi, i sensi si calmano
d) con i sensi calmi egli prova felicità e
e) da questa felicità, la sua mente si concentra
f) con la mente concentrata, egli conosce e vede la realtà come realmente è
g) da questa conoscenza e visione nasce il disincanto
h) da questo disincanto nasce il distacco
i) essendo distaccato è liberato.
… da sviluppare?
2) I nove fattori dello sforzo per la perfetta purezza
a) il fattore dello sforzo per la purezza della virtù
b) … per la purezza della mente
c) … per la purezza della visione
d) … della purificazione mediante il dubbio vinto
e) … della purificazione mediante la conoscenza e la visione del sentiero e del non-sentiero
f) … della purificazione mediante la conoscenza e la visione dell’avanzamento …
g) … della purificazione mediante la conoscenza e la visione
h) … della purezza della saggezza
i) … della purezza della liberazione
… da conoscere in dettaglio?
3) Le nove dimore degli esseri:
a) esseri diversi nel corpo e nella percezione
b) esseri diversi nel corpo e simili nella percezione
c) esseri simili nel corpo e diversi nella percezione
d) esseri simili nel corpo e nella percezione
e) il regno degli esseri inconsapevoli
f) il regno della ‘né-percezione-né-non-percezione’
g) esseri che hanno raggiunto la dimensione dello spazio illimitato
h) esseri che hanno raggiunto la dimensione della coscienza illimitata
i) esseri che hanno raggiunto la dimensione della vacuità
… da abbandonare?
4) Le nove realtà radicate nella brama: ricercare le condizioni per la brama … aggregato … prendere una decisione … desiderio bramoso … attaccamento … appropriazione … avarizia … proteggere i propri possessi, e da qui il nascere di dispute, conflitti e guerre … mentire ed altri stati mentali non salutari.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) Le nove cause della malevolenza: la malevolenza fomentata dal pensiero,
a) mi ha recato danno
b) mi sta recando danno
c) mi recherà danno
d) ha recato danno ad una persona a me cara
e) sta recando danno ad una persona a me cara
f) recherà danno ad una persona a me cara
g) ha favorito una persona a me sgradita ed invisa
h) sta favorendo una persona a me sgradita ed invisa
i) favorirà una persona a me sgradita ed invisa
… che fanno avanzare nella pratica?
6) I nove modi di superare la malevolenza. La malevolenza è vinta dal pensiero:
a) mi ha recato danno—quale bene eliminerà la malevolenza?
b) mi sta recando danno—quale bene eliminerà la malevolenza?
c) mi recherà danno—quale bene eliminerà la malevolenza?
d) ha recato danno ad una persona a me cara—quale bene eliminerà la malevolenza?
e) sta recando danno ad una persona a me cara—quale bene eliminerà la malevolenza?
f) recherà danno ad una persona a me cara—quale bene eliminerà la malevolenza?
g) ha favorito una persona a me sgradita ed invisa—quale bene eliminerà la malevolenza?
h) sta favorendo una persona a me sgradita ed invisa—quale bene eliminerà la malevolenza?
i) favorirà una persona a me sgradita ed invisa—quale bene eliminerà la malevolenza?
… difficili da penetrare?
7) Le nove differenze: a causa della differenza dell’elemento c’è la differenza del contatto, a causa della differenza del contatto c’è la differenza della sensazione, a causa della differenza della sensazione c’è la differenza della percezione, a causa della differenza della percezione c’è la differenza del pensiero, a causa della differenza del pensiero c’è la differenza dell’intenzione, a causa della differenza dell’intenzione c’è la differenza dell’ossessione, a causa della differenza dell’ossessione c’è la differenza della ricerca, a causa della differenza della ricerca c’è la differenza di ciò che si è raggiunto.
… da far sorgere?
8) Le nove percezioni della non retta azione, della morte, del disgusto del cibo, del disgusto del mondo, dell’impermanenza, della sofferenza nell’impermanenza, dell’impersonalità nella sofferenza, dell’abbandono, del distacco.
… da imparare in dettaglio?
9) Le nove dimore consecutive: i Jhana e le dimensioni dello spazio illimitato, della coscienza illimitata, della vacuità, della ‘né-percezione-né-non-percezione’, e della cessazione della percezione e della sensazione.
… da realizzare?
10) Le nove cessazioni consecutive: raggiungendo il primo jhana cessa la percezione della sensualità, raggiungendo il secondo jhana cessano idea razionale e pensiero discorsivo, raggiungendo il terzo jhana cessa il piacere, raggiungendo il quarto jhana cessano piacere ed angoscia, raggiungendo la dimensione dello spazio illimitato cessa la percezione della materia, raggiungendo la dimensione della coscienza illimitata cessa la percezione della dimensione dello spazio illimitato. Raggiungendo la dimensione della vacuità cessa la percezione della dimensione della coscienza illimitata. Raggiungendo la dimensione della ‘né-percezione-né-non-percezione’ cessa la percezione della vacuità. Raggiungendo la cessazione della sensazione e della percezione cessano la percezione e la sensazione.
Queste sono le novanta realtà …
Dieci realtà sono molto utili, …
Quali sono le dieci realtà molto utili?
1) Dieci cose che danno protezione: In questo caso, un monaco
a) è virtuoso, vive nella rinuncia seguendo la pratica del discepolo, vivendo un retto comportamento, vedendo il pericolo nelle colpe più sottili. Si attiene alle regole della pratica
b) ha imparato molto e ricorda e memorizza ciò che ha imparato. Questi insegnamenti, belli all’inizio, nel mezzo ed alla fine, dove si proclama la vita santa, completamente perfetta e pura, li conosce profondamente, li ricorda, li recita a memoria, riflette su di loro, e li penetra con visione.
c) frequenta ed è amico delle brave e sagge persone.
d) è affabile, colmo di gentilezza e pazienza. Veloce a comprendere l’insegnamento.
e) esegue abilmente i vari compiti che devono essere fatti dai monaci, mai pigro, usando la dovuta attenzione nell’eseguirli, bravo anche a pianificare.
f) ama il Dhamma e si compiace nel sentirlo. Ama la dottrina avanzata e la disciplina.
g) è contento con qualsiasi tipo cose necessarie, vesti, cibo elemosinato, dimore, medicine in caso di malattia.
h) si sforza sempre di risvegliare l’energia, di liberarsi degli stati non salutari, di rinforzare gli stati salutari, sforzandosi instancabilmente ed energicamente di mantenerli, mai lamentandosi.
i) è mentalmente presente, con una grande capacità di ricordare le cose fatte e dette in passato.
j) è saggio possedendo la consapevole percezione del sorgere e dello svanire, quella percezione Arya (sublime) che conduce alla distruzione completa della sofferenza.
… da sviluppare?
2) I dieci supporti per raggiungere gli stati meditativi. Egli contempla il kasina della terra, il kasina dell’acqua, il kasina del fuoco, il kasina dell’aria, il kasina del blu, il kasina del giallo, il kasina del rosso, il kasina del bianco, il kasina dello spazio limitato, il kasina della coscienza limitata.
… da conoscere in dettaglio?
3) Le dieci sfere dei sensi: l’occhio e l’oggetto visivo, l’orecchio e il suono, il naso e l’odore, la lingua ed il gusto, il copro e la sensazione tattile.
… da abbandonare?
4) I dieci falsi fattori: falsa visione, falso pensiero, falsa azione, falsa parola, falso modo di vivere, falso sforzo, falsa presenza mentale, falsa concentrazione, falsa conoscenza e falsa liberazione.
… che non fanno avanzare nella pratica?
5) Le dieci azioni volontarie non salutari: uccidere, rubare, condotta sessuale illecita, mentire, calunniare, parola malevola, chiacchiere vuote, avidità, malevolenza, falsa visione.
… che fanno avanzare nella pratica?
6) Le dieci azioni volontarie salutari: evitare di uccidere, evitare di rubare, condotta sessuale lecita, evitare di mentire, evitare di calunniare, parola benevola, evitare di usare chiacchiere vuote, evitare di essere avidi, benevolenza, retta visione.
… difficili da penetrare?
7) Le dieci inclinazioni Arya: in questo caso, un monaco
a) si è liberato dai cinque fattori
b) possiede i sei fattori
c) è saldo nel controllo
d) osserva i quattro supporti
e) è libero da opinioni settarie
f) ha quasi abbandonato la ricerca
g) è puro
h) ha calmato le sue emozioni, ed è liberato
i) nel cuore
j) con saggezza
… da far sorgere?
8) Le dieci percezioni della non retta azione, della morte, del disgusto del cibo, del disgusto del mondo, dell’impermanenza, della sofferenza nell’impermanenza, dell’impersonalità nella sofferenza, dell’abbandono, del distacco e della percezione della cessazione.
… da imparare in dettaglio?
9) Le dieci cause logoranti: mediante la retta visione viene distrutta la falsa visione, ed ogni male ed ogni stato non salutare sorto a causa della falsa visione è eliminato. E tramite la retta visione molti stati salutari si sviluppano e si perfezionano. Mediante il retto pensiero viene distrutto il falso pensiero … mediante la retta parola viene distrutta la falsa parola … mediante la retta azione … il retto modo di vivere … il retto sforzo … la retta concentrazione … la retta conoscenza … la retta liberazione … ed ogni male ed ogni stato non salutare sorto a causa della falsa liberazione è eliminato.
… da realizzare?
10) Le dieci qualità precettore: la retta visione, il retto pensiero, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, la retta presenza mentale, la retta concentrazione, la retta conoscenza, la retta liberazione.
Queste sono le cento realtà vere e reali, e non il contrario, perfettamente realizzate dal Tathagata.
Così disse il Venerabile Sariputta. E i monaci si deliziarono e si rallegrarono delle sue parole.